Come facilmente prevedibile, la figuraccia della scorsa settimana è stato solo un inconveniente passeggero: infatti i Butchers, dopo non aver giocato in casa per impraticabilità del campo, mettono sul piatto la solita difesa aggressiva e un attacco che gira come un orologio e si mangiano in un sol boccone la Virtus. Sulla nostra partita poco da dire, anzi facciamo che non diciamo proprio nulla, anche se un dubbio mi rimane: tutti parlano di un caldo anomalo per la stagione, ma sarà una quindicina di giorni che siamo sempre a -30, mah...
Due parole sparse sui singoli:
DOC - costretto nel ruolo di play part-time non riesce ad essere decisivo come al solito nel cambiare ritmo alla partita. Quando non gli entra anche il tiro dalla sua mattonella, è palese che per la Virtus è notte fonda.
Candyman - parte come al solito rilassato, tipo una KTM in prima a 13.000 giri. Quando rientra nella ripresa fa semplicemente quello che gli riesce meglio: difende aggressivo, ruba un paio di bei palloni e si fa trovare pronto anche in attacco.
Alma - sul primo tiro si gira una caviglia. Rientra, lotta, spinge, picchia, impreca contro amici, nemici, arbitri, giudici di linea, nostro signore distratto, un paio di battone sulle rotonde di Calenzano e l'ascensore di casa.
Magno - si scopre che dopo la Mazzolite soffre anche di un altro male misterioso, la Maniavantite: nel prepartita infatti afferma di soffrire di dolori lancinanti alla schiena che gli impedirebbero anche di giocare. E infatti è l'unico che segna con regolarità per tutta la partita.
Shiokkino - quest'anno mette in mostra un aplomb inedito, sarà la frequentazione dell'ambiente monegasco: lo aspettiamo a breve scendere da una Maybach in pareo e occhiali da sole di D&G.
LoMonster - uno dei pochi che non molla mai per tutta la partita, raccatta una caterva di rimbalzi, segue il contropiede segnado anche in tap-in (!). Nel primo quarto segna un canestro rovesciato sulla linea di fondo che nemmeno Olajuwon dei tempi d'oro.
Mashiro - non segna praticamente mai, tranne che dopo un fallo terminale in sciabolata che avrebbe fatto scendere una lacrimuccia di orgoglio anche a Sideral. Non dico nulla sul dietroschiena, ma solo perchè voglio bene a Shiokkino.
Omonimo dell'omonimo - indossa la maglia dell'omonimo creando così una fusione degna di Dragonball. Subisce fallo e si fa male alla spalla (nome omen), sbatte contro Tommy e si fa male a un fianco, a fine partita gli fa male la schiena: più che un giocatore un bignami del CTO.
Giovane promessa n°1 (aka Tommy Young) - spinge e lotta con la lucida follia del neofita. Dopo aver segnato un canestro di tabella, si fa prendere dall'euforia e prova a tirare in fade away, su un piede solo, in corsa, dopo essere partito spalle a canestro, roba che l'ultima volta l'ho vista fare a Larry Bird alle finali del '86.
Giovane promessa n°2 (aka Da Fresh Prinz) - la mano è morbida e lo dimostra ancora, quando vuole difende con aggressività. Deve ancora capire un po' come muoversi con i compagni, visto che ogni tanto vaga sperso e con la faccia perplessa per il campo, un po' come Renzi a una Festa dell'Unità.
Dingo - altra mente vulcanica in campo e in panca per la Virtus, le sue dissertazioni sulla "mano morbida d'iggesuccristo, etc, etc..." meriterebbero maggior spazio e una penna di altro spessore (Tonino, ci manchi!).
The Rock e Ciuki (dei quali abbiamo una foto inedita)
voto 11 per essere venuti ed essersi sorbiti dal tavolo un'agonia come quella di ieri sera.
Showtime - la paternità l'ha cambiato ma purtroppo non in meglio: si presenta in giubbotto, pantaloni di velluto e Havaianas (!?!), punta di diamante della collezione "Valona, autunno-inverno 2012".
A chiusura, volevo scrive un paio di cose a titolo personale su una tale mail totalmente demenziale per non dire offensiva, ma per il bene della squadra è meglio legarsi le dita.
A lunedì.
